Anello dei briganti lungolago
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5_Anello dei Briganti Lungolago
San Gregorio – Rocca MC
Dalla piazza di San Gregorio imboccare la strada bianca che scende direzione Rocca Montecalvo. Dopo il primo tratto che passa accanto al cimitero e una volta superato l’imbocco dell’anello di Fleno (verso la fonte vecchia) potete fermarvi ad ammirare il panorama: da un lato, la vallata verde del fosso della Fanara e della Codella (Comunanza Agraria di San Gregorio) con al centro lo skyline del Gran Sasso. Dall’altro lato, se la giornata è limpida, la linea blu del mare in corrispondenza di Pedaso. Proseguite lungo il rettilineo fin quando su una curva incontrate il palo con le indicazioni. Potete lasciare la strada bracciata che curva e scende a favore di una strada in terra battuta a sinistra. Entrate nel bosco e percorrete una piana dove si alternano castagneti privati, tratti di bosco selvaggio e scorci da fiaba. Proseguendo sulla stessa strada, che inizia a scendere per poi inclinare verso la parte sinistra della collina, seguite sempre i segni bianchi e rossi finché la strada non si riduce e diventa mulattiera. Continuate a scendere e dopo un po’ inizierete a percepire l’avvicinarsi all’abitato di Rocca Montecalvo. La strada si riallarga e come per magia appare un insolito muretto. Ottenuto da pietre locali che sembrano tagliate a filo, il muro appare liscio come fosse stato realizzato di recente. Le varie parti si tengono insieme con un collante di origine naturale che al tatto sembra cristallizzato ma poi si sgretola. Man mano che si scende, il muro di contenimento appare anche sull’altro lato del sentiero. In un punto si vedono addirittura resti di scalette sospese che salgono per accedere probabilmente ad un orto. Siete arrivati a Rocca di Sotto.
Roccamontecalvo – Talvacchia
Scendete verso sinistra e percorrete un breve tratto di strada asfaltata, in prossimità di una curva seguite le frecce che indicno Talvacchia. Il sentiero è abbastanza ampio ma prestate attenzione nella parte iniziale con un breve tratto leggermente esposto. Percorrete la parte iniziale e scendete fino al fosso di Grufignano, attraversatelo e iniziate la salita sotto una pineta verso Casale Orsini “Carlccitt”. Ci raccontano i locali che un tempo data l’esposizione e la vicinanza all’acqua tutto questo versante era coltivato a ortaggi e vigneti. Prestando un po’ di attenzione noterete anche qui muri a secco e terrazzamenti.Arrivate a Casale Orsini, un borgo abbandonato ormai da 50 anni che vanta una posizione panoramica ideale: il belvedere che vi trovate di fronte merita tutta la fatica impiegata per arrivare. Da qui avete una vista previlegiata sulla diga: “La diga fu costruita nel 1960 ed è alta 78 metri, per le sue dimensioni è una delle più grandi della regione Marche. Il confine che divide i territori delle Marche e dell’Abruzzo attraversa la zona mediana del lago”.Dopo aver deliziato gli occhi ripartite in direzione Talvacchia sul vecchio ed ampio sentiero, che continuerà ad offrirvi scorci molto suggestivi.
Talvacchia – San Gregorio ( e deviazione verso Cervara )
Arrivate all’incrocio dove incontrerete il sentiero che arriva da Talvacchia a destra e il sentiero che arriva da San Gregorio-Cervara a sinistra. Imboccate la strada verso monte (sn), dopo poco arrivate a svalicare sul versante opposto è il panorama cambia, verde vallata e piccole frazioni disseminate. Da qui iniziate una costante e lenta ascesa verso San Gregorio, che vede diluiti in 5 chilometri 350 metri di dislivello con alcuni passaggi stretti e altri più aperti. Arrivate alla torretta dell’alta tensione dopodiché il sentiero si amplia fino ad Incrociare la deviazione per Cervara. Continuate a salire fino alla Strada Provinciale che dovete percorrere per un breve tratto fino ad arrivare a San Gregorio (1008 mslm). Qui potete vedere la Casa Natale del Brigante Piccioni che fu anche quartier Generale durante periodo del Brigantaggio. Da qui nel 1861 partivano gli ordini ad un esercito composto da quasi 1000 uomini. Avete la vista aperta su : Gran Sasso, Il Vettore, i Monti Gemelli il monte dell’Ascensione e un lungo corollario di Creste. Anche la linea Blu del Mare.